ELECTROLUX:
IL DIMEZZAMENTO DEI SALARI E DEI DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI DELLA
MULTINAZIONALE SVEDESE È SOLO IL PRIMO ATTO CHE A CASCATA
COINVOLGERÀ TUTTI I LAVORATORI DELL'INDUSTRIA IN ITALIA.
Le
proposte formulate dalla multinazionale svedese ai lavoratori della
Electrolux, costituiscono una vera e propria strategia-ricatto, che
da qui a breve si estenderà a tutti i lavoratori delle industrie
italiane, i quali, se vogliono continuare a lavorare, dovranno
dimezzare i salari ed i diritti di tutto il mondo del lavoro in
Italia!
È
questo il messaggio che la multinazionale svedese invia a tutti i
propri lavoratori, per evitare temporaneamente i processi di
delocalizzazione sempre incombenti.
Il PCL
sez. di Ancona denuncia, ormai in termini disperati e ripetitivi, che
l'"arma" con la quale l'alta finanza e il padronato
"hanno sparato" contro il mondo del lavoro italiano è
stata "caricata" da soggetti politici-affaristi, con il
concorso dei pseudo-sindacati confederali, i quali, con il modello
Marchionne, hanno fatto credere che solo con certi, odiosi sistemi si
potesse rendere le imprese italiane competitive.
Non si
capisce la ragione, prosegue la nota del PCL sez. di Ancona, per cui,
in tutto lo scenario europeo, le scelte imprenditoriali e statali, a
differenza dell'Italia, ricercano nuove soluzioni, quali
l'innovazione, la formazione e, soprattutto, la riconversione
industriale e nuovi sistemi di organizzazione del lavoro.
Sono
solo queste le strategie industriali per rendere competitive le
imprese italiane, vittime di un "capitalismo straccione"
che impedisce la crescita professionale dei propri dipendenti e
favorisce modelli di sviluppo mono-settoriali, come quello imposto al
territorio marchigiano, ormai totalmente fuori mercato.
La
drammatica vicenda dell'Electrolux ha già scatenato i progetti
lobbisti di certi presunti manager del territorio fabrianese, in
primis di qualche celeberrima figura consulentistica delle Cartiere
Miliani, la quale vorrebbe clonare il modello Electrolux, per
annientare i diritti dei lavoratori di questa impresa fabrianese.
Tutto
questo, forse, per occultare il sistema di parentopoli nelle
assunzioni e la sua pesante condanna penale subita per i terribili
fatti avvenuti nella ThyssenKrupp, in cui, giova rammentarlo, sono
deceduti sei lavoratori in circostanze tragiche, di cui anche il
signore in proposito ha delle evidenti responsabilità.
Partito
Comunista dei Lavoratori
sez. di
Ancona
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