venerdì 2 agosto 2013

"CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ASP. SOLITI PARTITI, SOLITE SPARTIZIONI" di Joselito Arcioni


Nell’ultimo Consiglio Comunale del 31 luglio us, eravamo chiamati a nominare il Consiglio di Amministrazione della costituenda Azienda di Servizi alla Persona. La legge regionale 5/2008 ed il  regolamento attuativo del 27/01/2009, hanno previsto il riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) prevedendone  la trasformazione o in “Aziende pubbliche di servizi alla persona”, o in “Persone giuridiche di diritto privato” (quindi una Fondazione), o l’estinzione delle stesse. La nostra  I.P.A.B. “Casa di Riposo e Riabilitazione Vittorio Emanuele II”, su richiesta dello stesso Consiglio di Amministrazione (tutt’ora in carica con proroga del mandato) ha richiesto, ed ottenuto dopo lungo patire, la trasformazione in A.S.P., con l’intento principale di poter continuare a gestire la struttura di Santa Caterina in modo adeguato al fine di garantire ai propri ospiti un servizio umano - sociale - sanitario di alto livello. Non entriamo ora né nella storia di tale struttura e né nelle ultime vicende che hanno visto l’ex sindaco opporsi accanitamente alla suddetta trasformazione che si è sbloccata, guarda caso, subito dopo la disgraziata conferma del project financing sul quale il Movimento 5 Stelle ha redatto e inviato un dettagliato esposto sia alla Procura della Repubblica che alla Corte dei Conti. Vogliamo solo rilevare come, il paziente ed appassionato lavoro delle persone che, in questi ultimi 30 anni circa, hanno fatto parte dei vari Consigli di Amministrazione, lavoro svolto con competenza e senza alcun compenso economico, ha fatto sì che la Casa di Riposo crescesse in qualità strutturale e nei servizi erogati con la consapevolezza che si può fare sempre di meglio. C’è anche da sottolineare che, a differenza di molte altre strutture, il consiglio dell’A.S.P. che andavamo ad eleggere, avrebbe trovato i conti di bilancio in attivo, grazie ad una gestione attenta delle risorse disponibili. Possiamo continuare a polemizzare sulle rette che erano da diminuire, sui 500.000 euro disponibili in cassa come ha fatto la passata ed anche l’attuale amministrazione comunale. Ma di fatto, a fronte dei ritardi dei contributi regionali, che hanno già spinto altre amministrazioni ad aumentare enormemente le rette a carico degli utenti, la nostra Casa di Riposo non ha mai interrotto né i servizi erogati e né i pagamenti ai fornitori e dipendenti (portiamo a conoscenza i lettori che i contributi previsti dalla legge regionale per quanto riguarda le ore  di assistenza sanitaria prestate agli ospiti in Residenza Protetta, sono stati erogati fino a giugno del 2012, e per il 2013 a causa delle ristrettezze finanziarie, oltre al  fatto che non si sa quando verranno liquidati, pare che non verranno aggiornate alle 33 euro circa giornaliere ma rimarranno fisse a 29 euro). Ora, ci aspettavamo, e speravamo, che il nuovo consiglio di amministrazione potesse proseguire con passione e trasparenza su questa strada, perché solo così avremmo potuto dare risposte adeguate “in primis” agli ospiti e comunque a tutta la cittadinanza. Ci è sembrata inoltre una scorrettezza l’aver posticipato la data limite per la presentazione delle auto-candidature, probabilmente tra i nominativi giunti nella prima data del 10 giugno non vi erano “persone gradite” alla maggioranza. Ed è scorretto l’aver richiesto ai candidati un “curriculum” che poi non è stato possibile valutare con attenzione dalla stessa commissione consiliare preposta in modo tale da stilare una possibile graduatoria di merito. Di sicuro possiamo dire che, non credevamo che nel nuovo consiglio di amministrazione della ASP, ed il futuro Presidente, dovessero essere “manager” consolidati. Abbiamo molte esperienze di “manager” laureati ed anche con esperienze in aziende private, che poi si sono dimostrati incapaci di gestire strutture “altamente umanitarie”. Per tali ragioni abbiamo chiesto che, a prescindere la suddivisione dei posti “2 maggioranza” e “1 minoranza”, potessero essere scelte persone che hanno dimostrato concretamente di saper lavorare con diligenza e senza lucro, come: i Sig.ri Corrieri Elvio e Setaro Luigi. In mancanza di tale disponibilità, noi come M5s abbiamo sostenuto il Sig. Corrieri Elvio come rappresentante della minoranza. Facciamo presente che il Sig. Corrieri non é del Movimento 5 Stelle e che non avrebbe avuto alcuna direttiva da parte nostra (anche perché il nostro Movimento è assolutamente lontano dalle logiche di spartizione) se non quella di continuare nella “felice” opera portata avanti in questi anni a favore della struttura e degli ospiti. Invece nella maggioranza come nella minoranza ha vinto la logica della spartizione politica. Si accentua sempre più, nella nostra città, uno storico comportamento elitario di gruppi di potere “de, noantri” che agiscono secondo logiche che nulla hanno a che fare con la politica e con la corretta gestione della pubblica amministrazione e con la necessità di operare per il bene comune. Non ultima è l’enorme figura di merda di quei consiglieri di maggioranza che sempre nell’ultimo consiglio comunale si sono letteralmente rimangiati il voto favorevole dato su un emendamento della minoranza sulla TARES. Purtroppo Fabriano sta scivolando verso una deriva di assenza della politica che non ci fa presagire niente di buono. Intanto il degrado sociale ed amministrativo aumenta ogni giorno di più assieme alla sofferenza di un numero maggiore di cittadini che vive ai margini della soglia della povertà. E quella che ancora viene chiamata politica si trastulla negli schemi obsoleti della spartizione becera del potere.
Scriveva lo scrittore John Steinbeck nel libro Furore: "E gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente furore. Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s'avvicina l'epoca della vendemmia. 

Joselito Arcioni
Movimento 5 Stelle

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